Molti performer, animatori, artisti, lavorano sull’evento in modo più commerciale che logico.Â
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L’intervento di un intrattenitore nell’evento è tuttavia qualcosa che va mirato, una sorta di azione che con chirurgica precisione dovrebbe andare a catturare lo spettatore giusto, nel luogo giusto.Â
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Va da se che non esistono performer per TUTTI gli eventi, e non esistono EVENTI in cui vada bene qualsiasi performer.Â
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Purtroppo spesso la proposta artistica è affidata ad agenzie che non lavorano sulla qualità dell’intervento ma ragionano in termini di ritorno economico, andando a proporre l’artista più redditizio (dove riesce a ricaricare di più) e non quello più adatto. Capita addirittura che vengano venduti spettacoli che l’Agenzia non ha mai visionato! O addirittura che l’agenzia usi fotografie di artisti noti per proporre poi all’atto performer di bassa qualità dove chiaramente possono marginare di più.Â
Non è sempre così
 infatti alcune agenzie al contrario hanno nella direzione artistica il proprio punto di forza, e conoscendo bene le proposte riescono a indirizzare la scelta del committente verso l’intrattenimento giusto, assolutamente in target.Â
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Quando viene scelto direttamente lo spettacolo, senza avvalersi di un direttore artistico professionalmente valido, sappiate che potete incappare in due tipologie di performer:
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- quelli che pur di fare cassa prendono tutto
- quelli che sono disposti a rinunciare ad un lavoro se non rientra nella propria sfera di competenza, se pensano che non siano assolutamente GIUSTI per il tipo di evento.Â
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Personalmente credo che un evento non in target (sbagliato per quell’artista) rifiutato valga all’artista almeno due eventi giusti guadagnati.Â
E un evento non in target (sbagliato per quell’artista) forzatamente accettato valga allo stesso artista due eventi giusti persi.Â
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Io personalmente non mi esibisco più per eventi in cui il pubblico cerca palesemente un altro tipo di comicità , o dove gli spettatori sono solo bambini molto piccoli per cui il mio spettacolo bimbi non va bene, o dove le condizioni ambientali non mi garantiscono di poter lavorare serenamente e senza interferenze.
Ne vale la figura che faccio, perché lo spettatore non vede le difficoltà che sta affrontando il performer, vede solo un numero fatto male, sbagliato, inadeguato.Â
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Scegliere non è facile. Proporsi bene deve essere la regola.Â
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Che sia un’estate fatta di belle cose, fatte bene, nel modo giusto.Â
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Grazie per la tua attenzione, per me vale molto. Se pensi che quello che scrivo e faccio possa esserti di aiuto o di interesse ti invito a iscriverti alla mia newsletter, uno strumento che al momento uso pochissimo ma che ho intenzione di sviluppare nell’imminente futuro (senza diventare stolkeraggio, giuro)Â
Fammi sapere nei commenti che ne pensi!Â
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Nicola PesaresiÂ
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