Quando la gente pensa allo spettacolo del ventriloquo, o di ventriloquia se vogliamo essere
pignoli, la prima cosa che viene in mente è una persona di fronte al pubblico con un pupazzo al
fianco, appoggiato su uno stand.
Ecco che già l'idea del pupazzo che parla fa pensare ad uno spettacolo per bambini;
questo è sicuramente un "bias cognitivo", una falsa credenza dettata da stereotipi.
Voglio rispondere ad alcune domande, alcune delle quali mi vengono fatte, altre sono da me costruite al fine di fare chiarezza su cose, a volte inesatte, che sento dire.
Il ventriloquo è un Mago?
Si e no. Rientra nelle discipline magiche perché genera l’illusione della vita del pupazzo, e da qui lo possiamo collocare nella categoria “spettacolo di magia”.
Tuttavia la sua prerogativa non è l’illusione, non solo almeno, ma tutta un’impalcatura scenica che è finalizzata a comunicare non necessariamente “Magie”, ma qualsiasi cosa.
Lo spettacolo del ventriloquo rientra nel teatro di figura?
Riporto la definizione di wikipedia: “Teatro di figura è quella particolare arte teatrale che utilizza burattini, marionette, pupazzi, ombre, oggetti, come protagonisti dello spettacolo teatrale e segni di un linguaggio fortemente visivo e sensoriale”
Quindi SI, lo spettacolo del ventriloquo, se collocata in teatro, con dinamiche teatrali, può rientrare nella categoria del Teatro di Figura, laddove il Visivo e Sensoriale sono rilevanti, e non si utilizzi la figura puramente per manifestare la Tecnica.
Possiamo considerare lo spettacolo del ventriloquo come performance di Cabaret?
Certamente, se il cabaret è quello che l’artista propone. “Ventriloquo” è l’aspetto tecnico, poi con quello si può fare più o meno tutto. Diciamo che la tecnica è lo strumento, poi sta al performer (artista) creare il suo modo di esprimersi, di fare spettacolo
Quello del ventriloquo, è uno spettacolo per bambini?
E’ una delle inesattezze più grandi che ho sempre sentito dire. Perché piace ai bambini non è motivo di esclusione di altre categorie di pubblico. Per non parlare poi del fatto che ci sono ventriloqui che i bambini non li filano proprio, che strutturano tutta la loro comunicazione per un pubblico adulto.
L’immagine iconica del ventriloquo col pupazzo innesca la relazione: PUPAZZO - BAMBINO che è riduttiva quanto svilente per un artista che lavora sul trovare codici espressivi idonei a un pubblico di tutte le età.
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