Ripartire. Ma ci siamo mai fermati? Mi guardo indietro, questi quasi quattro mesi dall'inizio della pandemia, e mi rendo conto che effettivamente fra dirette, contenuti, conferenze, formazione, non ho avuto un attimo di pace. Probabilmente l'inattività lavorativa genera voglia di reagire, di tuffarsi in quello che possiamo effettivamente fare. Ho creato un altromondo, un mio personale riflesso nel digitale che non ha bisogno di spettacolo dal vivo, ma che di quello si nutre. E si è nutrito al punto da far prendere a me oltre 7 chili e prosciugare la mia energia destinata allo spettacolo dal vivo. Un paradosso? forse si... mi trovo a pensare a quando si tornerà a fare spettacolo e mi faccio domande... ce la farò perché l'artista si autoalimenta, vive di quello che ha da raccontare, delle reazioni del pubblico dal quale assorbe. Ma non vi nascondo che ho paura. Non del Coronavirus, so che se sarà possibile esibirsi si farà in perfetta sicurezza. Ho paura di faticare a ritrovare quell'energia che mi ha sempre mandato avanti, di aver vissuto 4 mesi con una voglia matta di tornare sul palco per poi trovarmi a metà spettacolo col fiato corto, con il pubblico che non reagisce più come prima perché "chissà come questo virus ci ha cambiati"... Ecco. Ho paura. Ma non vedo l'ora. Altro sprazzo di follia dal pianeta dei pupazzi. Ci vediamo LIVE, spero prima possibile.