Ho ritrovato il diario di bordo dei miei gioni in mediaset per la semifinale di Italia's Got Talent... Lo ripubblico in questo spazio per cercare di condividere con voi l'aspetto emotivo e umano della performance. Dentro l'artista, c'è l'uomo.
DIARIO DI BORDO - ROMA, primo giorno - E' tutto così strano... passare la giornata tra prove vestiti insieme a Simone Annichiarico e prove negli studi di amici con Vessichio... e un po' già mi manca l'idea di alzare gli occhi e trovarmi difronte i miei monti innevati. L'idea di arrivare con le mie pupazzerie in un paesino sperduto nella Valnerina e felicemente dimenticato dal tempo, l'idea di vedere cavalli, ruscelli... di conoscere gente che non ti fa compilare liberatorie ma ti chiede solo di regalarle un sorriso. E' così che sono orgoglioso di sentirmi lontano, seppur con tanta voglia di vivermi questa cosa, e vedere cosa porta. Provinciale? si, grazie a Dio. E a chi mi ha dato millantamila motivi per essere come sono. Ai miei bimbi, agli amici, ai miei affetti di casa... qui sei un ingranaggio di un orologio d'oro. Bello... ma c'è sempre da chiedersi a cosa serve "controllare" il tempo. Sorrido. E vado avanti!!!!! :) Baci a tutti.
DIARIO DI BORDO - ROMA, secondo giorno. "sono una nuvola tra poco pioverà" ... ci stiamo caricando. Dalla prospettiva meteorologica della necessità. Abbiamo bisogno di certi tipi di cielo, per essere vivi abbastanza. L'orologio gira a ritmi alterni, puoi stare fermo 5 ore per dover poi fare mille cose in 20 minuti... necessità e follia. Poi butti gli occhi fuori e c'è un asterisco che rimanda alla primavera che verrà. Così vicino, vero eppure inarrivabile che sembra fatto della stessa materia dei sogni. Di certi sogni. "E' che io vengo da un'altra giungla, Isotta, non ho abbastanza dimestichezza con gli itinerari magici delle tue liane". Tutto sommato ci lasciamo condurre dalla ragione, e indirizzare dalla fantasia. Sovvertiamo il probabile, e facciamone un punto fisso. Un punto dal quale partire. A domani. Un bacio a tutti.
DIARIO DI BORDO - ROMA, terzo giorno. (Sabato, ore 02.35) CONVOCAZIONI... attese... CONVOCAZIONI... attese... giostre d'attimi che scivolano e che s'impigliano negli ingranaggi. Siamo sempre dentro l'orologio, orologicamente. "Guardi il sedere di Belen?" "no, stavo leggendo il numero del suo trasmettitore microfonico." c'è dell'ironia nella tensione. E della plastica nella perfezione. Sempre orologicamente. E domani è già arrivato... perché il tempo non lo controlli mica. Mi piace pensare che il sonno sia la trincea invece. Bioritmi e macchine televisive. "Siamo stanchi, Isotta, e la giungla è ancora lunga da attraversare. Ma c'è tempo comunque per fermarci a guardarlo quello spicchio di tramonto. No stella, di certe cose non può privarcene nessuno" Sgoccioli, sorrisi e fili d'ansia. Respirare, devi solo respirare e continuare a prenderti poco sul serio. Vi sento amici miei...e domani sarete sopra quel palco con NOI.
LA BIRRA.... DOPO LA TEMPESTA. Accadono cose che sembrano pioverci addosso. Pesanti come macigni, o lievi come panna montata. Accadono cose. "E' la giostra della vita, Isotta, non puoi pretendere di essere un pupazzo quando ti pare, devi capire che essere vivi comporta delle rinunce, e saper sopportare un carico enorme di emozioni" - Accadono cose. Che ti fanno pensare che hai vinto comunque. Un teatro che grida per te, un 30% di preferenze da casa... Che altro chiedere dalla vita? Il resto è lucciole e scintille, come ho già detto. Poi pensi.. cosa c'è di più magico di una birra bevuta con quegli amici coi quali hai condiviso una cosa così grande? Mi rimarrete tutti nel cuore, una traccia indelebile e delicata.
A tutti quelli che mi hanno votato che posso dire? ricambio con una lacrima di commozione, e un GRAZIE grande come il cuore di Isotta.
"Ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno...."