Tempo di lettura 2 minuti. Ma poi arleggilo...
(Con: Rocco Maligerri nel ruolo del Merluzzo e Raul Sazzanesi nel ruolo del Tonno)
E’ una mezza magia, che si palesa fuori, e si completa dentro.
Metto piede in teatro e già sento quel brivido, quello che ti tiene le giornate a studiare, a scrivere, provare, cercare corsi, formazione… quello che ti accende la voglia e la trasforma in NECESSITA’ - “Perché da una nave puoi anche scendere, ma dall’oceano…” (Cit. Novecento - A. Baricco)
Eccola la nave, un palco con le assi in legno, con proiettori alogeni che ti scaldano l’anima e in barba ai consumi energetici ti caricano di un’energia devastante.
Poi c’è il TEATRO… che è l’oceano. E quello ti si infila nel cuore e da li permea nell’anima. Non c’è un modo per descrivere cosa prova un attore quando entra in teatro. Lo cerca, lo studia, prova ad inventarlo, ma non c’è.
É come chiedere ad un pesce di descrivere l’acqua.
“Buonasera signor Merluzzo, stasera mi parli dell’acqua e per favore mi faccia un disegno”…
“Hem vorrei, professor Tonno, non è tanto il problema dell’inchiostro e della carta per il disegno, è che proprio non so dove mettere le pinne… voglio dire… l’acqua è… eccola, non so se posso parlarle di questo, è tutto… e non mi riferisco a legami di idrogeno e ossigeno, ma a quello che siamo, cioè noi siamo perché lei c’è”
Ecco cos’è il teatro, l’ha spiegato il mio amico merluzzo.
Esisto perché lui c’è.
In qualche modo
Vedere ieri un bel teatro pieno di ragazzini e adulti, divertirsi all’unisono è stato il completamento di quella mezza magia.
E se i bambini sono trasparenti tanto da oltrepassare quella maledetta mascherina e ingoiarla nell’espressione di una risata scrosciante, guardare gli adulti al lor fianco e vederli con gli occhi che ridono è il completamento di quel quadro che a me fa ridere il cuore. E accendere l’anima.
Viva il teatro. Viva la vita.
